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WEB-PAROLE.IT - Gabry C: Buffalo Bill’s Wild West Show
Buffalo Bill’s Wild West Show - Di Gabry C

Oggi nevica, spero sia solo un “errore”, siamo a metà marzo! Per passatempo ho rovistato in un vecchio baule e, tra le mille cose, ho trovato alcune foto antiche, due in particolare hanno colpito la mia attenzione: riguardano il “Buffalo Bill’s Wild West Show” del 1906, le ho trovate interessanti, mi sono documentata e ve le propongo.
Il “Buffalo Bill’s Wild West Show“, fu un imponente spettacolo circense all’aperto, ideato da Buffalo Bill nel 1883 e fino al 1916 ebbe enorme successo non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. Nel 1906 giunse in tournée in Italia, per la seconda volta, con oltre mille uomini e cinquecento cavalli al seguito. Le foto pubblicate risalgono appunto a questo anno. Durante lo show, si potevano apprezzare scene western: prove di destrezza con armi, assalti alla diligenza, cattura con il lazo di banditi e cavalli selvaggi… rappresentate da veri cowboys e pellirosse (o meglio Indiani d’America), fra i quali nientemeno che il leggendario, grande capo Sioux, Toro Seduto. Vi partecipava inoltre, Annie Oakley, famosa tiratrice con il fucile.
Buffalo Bill con questo spettacolo, che raccontava la sua vita avventurosa e dove lui stesso si esibiva in virtuosismi a cavallo, divenne presto famoso nel mondo, un vero mito.
Il colonnello William Frederick Cody (Scott County, Iowa 26 febbraio1846 - Denver, Colorado 10 gennaio1917), meglio noto come Buffalo Bill, impiegò la sua vita in numerose attività: pony express, scout (esploratore), soldato, cacciatore di bisonti ( buffalos in americano), attore, impresario teatrale…
Alla morte del padre nel 1857, a soli 11 anni, iniziò a lavorare come porta messaggi a cavallo nel Kansas per l’agenzia Pony Express, trasporto merci e posta, sorta dalla Russell, Major and Waddell.
Dopo aver servito nella guerra civile, 1861-65, lavorò per l’Esercito US da civile come esploratore e porta ordini. Dal 1867-68, sotto la Union Pacific Railroad, fece il cacciatore di bisonti per procurare il cibo dei lavoratori della ferrovia, in 8 mesi riuscì ad abbattere 4.280 bisonti e divenne il campione dei cacciatori delle Pianure, da qui il soprannome.
Vista la sua conoscenza del territorio e delle piste degli Indiani oltre il suo coraggio e tenacia, fu richiesto dagli ufficiali al comando sui campi di battaglia come esploratore e guida del V Cavalleria US, contribuendo così all’intenzione del governo di annientare la resistenza indiana all’intrusione dell’Uomo Bianco nei vasti territori del West, ad ovest del Fiume Mississippi ( 1868-76). Fu insignito della Medaglia d’Onore nel 1872, ma gli fu revocata nel 1916, ad un anno dalla morte, per il fatto di non essere un ufficiale o un soldato regolare, malgrado fosse colonnello degli esploratori. In tutto, Cody, combattè ben 16 scontri contro gli Indiani.
Con la notorietà acquisita divenne oggetto di romanzi e leggende. Nel 1872 Ned Buntline, famoso scrittore che gli aveva dedicato parecchi lavori, lo convinse a diventare l’interprete per la versione teatrale dell’opera “The Scouts of the West” (Gli Esploratori dell’Ovest). Sebbene il suo modo di recitare non fosse raffinato, divenne famoso e ricercato per il suo modo di fare e la sua grande ironia nel presentare se stesso. Durante le pause estive delle 11 stagioni teatrali, continuava a fare la guida in partite di caccia per i ricchi e la nobiltà straniera ed europea che andavano verso il West.
Nel 1883 il colonnello William Frederick Cody, creò uno spettacolo sul selvaggio west che divenne il “Buffalo Bill’s Wild West Show” e contemporaneamente debuttò il “Congress of Rough Riders of the World” (Congresso dei Rudi Cavalieri del Mondo).
Vissuto in uno scenario di immense praterie, pellirosse, cavalli selvaggi e bisonti, dove realtà e leggenda si confondevano, Buffalo Bill è diventato, si può dire, l’icona del far west. A tal proposito ha contribuito in modo rilevante il cinema con numerosi film, se ne contano ben 53 dove l’eroe del west più rappresentato viene raccontato, tra questi: “La conquista del West” (1936) di Cecil B. de Mille “Buffalo Bill” (1944) di W. Wellmann
La leggenda di Buffalo Bill ci viene trasmessa anche dalla canzone, ricordo Francesco de Gregori, noto cantautore, che ha realizzato nel 1976 quello che considera il suo album più bello, "Buffalo Bill".
Rif. bibliografico: Encyclopedia Britannica: Micropædia, alla voce: Cody, William
Articolo Storico Stampa
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